-Prima parte-
La cosa piú importante é che tu prenda controllo dei tuoi pensieri, perché se non prendi controllo dei tuoi pensieri significa che non sei tu il padrone della tua vita.
La potenza non é niente senza controllo: vi é mai capitato di voler abbandonare una cattiva abitudine, di volerla togliere per raggiungere alcuni obiettivi personali e non ne siamo capaci? Come mai noi non riusciamo a toglierla per fare quello che sappiamo essere la cosa giusta? A volte é come se ci fosse qualcosa piú forte di noi che ci spinge a fare qualcosa di sbagliato.
Che cos’é che ci spinge a fare quello che non vorremmo fare?
Fate bene attenzione: leggevo che nella cittá di Alessandria in Egitto, nel II secolo d. C., c’era un uomo molto ricco, considerato il piú ricco di Egitto, il quale non aveva eredi. Quando morí, il notaio incaricato dell’ereditá decise di fare un’indagine e scoprí che in realtá c’era un parente di secondo grado, era un eremita che si era ritirato a vivere nel deserto e si chiamava Abbá Arsenio. Il notaio mandó uno a cercarlo e quando lo trovó, gli raccontó tutta la storia del suo parente e con insistenza cercava di convincerlo dicendogli: “vieni in cittá e l’ereditá sará tutta tua, dopo potrai farne quello che vuoi, potrai tornare nel deserto, potrai aiutare i poveri, metterti a posto questa catapecchia, non dovrai piú preoccuparti di nulla!”. Allora Abbá Arsenio gli rispose: “vai a dire al notaio che Abbá Arsenio é giá morto molti anni fa”: solo una persona che muore a ció che é stata nel passato si puó aprire a qualche cosa di nuovo! Tutto quello che capita nella nostra vita comincia proprio qui, nei nostri pensieri. É chiaro che nella vita accadono anche cose che non dipendono da noi, ma quello che siamo noi oggi interiormente é il risultato di tutto ció che abbiamo pensato nel corso di tutti questi anni.
La Bibbia dice: “quello che tu pensi nel tuo cuore é ció che sei”, ed é cosí! E se non sei contento di ció che sei, forse devi cominciare a pensare ció che stai pensando. Cosa pensi di te stesso? Cosa pensi delle persone che ti stanno attorno, qual’é la tua relazione con Dio? Perché ció che noi siamo é quello che stiamo vivendo interiormente; noi non possiamo pretendere di cambiare gli altri quando non siamo in grado di cambiare noi stessi e tuttavia siamo noi a scegliere e reagire in un modo o in un altro a ció che ci capita ed é questo che ci porta ad essere quello che siamo e noi dobbiamo chiederci se stiamo pensando in modo positivo o negativo, se stiamo realizzando la nostra vita secondo il bene che Dio ha pensato per noi o se c’é qualcosa d’altro che ci sta guidando verso il nulla.
S. Paolo ha scritto nella Lettera ai Colossesi, al capitolo 3,1-3: “se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassú, dove é Cristo seduto alla destra di Dio, rivolgetevi alle cose di lassú e non a quelle della terra; voi, infatti, siete morti e la vostra vita é quella di Cristo in Dio” e poi aggiunge: “rivestitevi di tenerezza, di bontá, di mansuetudine, di magnanimitá” e poi ancora: “soprattutto rivestitevi della caritá, che unisce tutte queste cose in modo perfetto e la pace di Cristo regni nei vostri vuori perché a questo siete stati chiamati”.
Noi dobbiamo sapere che grazie alla grazia possiamo morire a noi stessi per rinascere come persone nuove; infatti Gesú ha anche detto:
“chi perderá la propria vita per Me, la salverá, ma chi la salverá per sé, la perderá”.
Queste parole di Gesú le rivolge a noi tutti perché finché rimaniamo nel mondo e pensiamo secondo il mondo, noi non saremo mai liberi ma rimarremo schiavi del nostro corpo, schiavi dei nostri pensieri ma se noi moriamo a noi stessi, allora potremo rinascere nello Spirito e allora potremo davvero scegliere come orientare i nostri pensieri e la nostra vita.
Allora, qui spero che sia chiaro: la via maestra per essere persone libere, capaci di orientare i nostri pensieri é creare una relazione profonda e stabile con Gesú Cristo come ci era giá stato anticipato nell’Antico Testamento, che dice: “principio della sapienza é il timore di Dio”. Se non ti apri a Dio, non solo non sarai sapiente, ma non sarai nemmeno libero di pensare, perché é la veritá che ci rende liberi e la veritá é Gesú Cristo; come puoi scegliere di orientare la tua vita se non sai distinguere il bene dal male, se non hai nessuna idea della direzione da prendere? Molte persone si lasciano guidare da pensieri sbagliati, pensieri che fanno male.
Qualcuno pensa: “io non ho mai avuto opportunitá, perció non riusciró mai ad essere quello che desideravo, io non saró mai quello che vorrei, essere una persona bella, io non saró mai capace di vincere le mie paure, io non merito di essere amato….”. Pensate che questo capita a migliaia di giovani che si guardano allo specchio e pensano di essere brutte, mangiano sempre di meno perché pensano di essere grasse… non é la realtá che ci circonda che ci impedisce di essere felici, ma sono i nostri pensieri! Il modo in cui pensiamo determina il modo in cui viviamo e questo impedisce di mantenere le nostre relazioni con gli altri, con noi stessi e con Dio. Pensate quante volte alle persone viene impedito di avere successo nella vita perché qualcuno le ha demolite facendogli credere che non valgono niente; certe volte sono anche i genitori che demoliscono i loro figli e non riescono a lanciarsi nella vita. Se tu pensi male della persona con cui vivi e lavori prima o poi si manifesterá questo tuo comportamento e comprometterá la possibilitá di lavorare insieme.
Cosí é per il Matrimonio; a volte va in crisi perché il partner ha pensieri negativi sulla persona che ha a fianco. A volte le persone soffocano l’ansia usando alcolici o fumando, non riescono a pensare che si puó star bene anche senza ingioiare alcool o altre cose. Allora, la prima cosa da farsi é quella di rinnovare il tuo pensiero, cominciare a pensare in modo sano e positivo; l’abitudine é un insieme di pensieri, comportamenti in modo automatico e i pensieri sono anche legati alle emozioni: ci sentiamo preoccupati, tristi.
Ricordiamoci che la qualitá dei nostri pensieri determina anche la qualitá delle nostre emozioni e il modo in cui noi viviamo ed é per questo che vedi una persona felice e un’altra triste e non sai perché, ma tutto parte dai pensieri che generano emozioni e che si manifestano con diversi stati d’animo. Finché i nostri pensieri rimangono focalizzati nel passato, noi tendiamo a ricreare sempre la stessa vita a partire da quando ci svegliamo e continuiamo con le stesse abitudini e gli stessi pensieri fino a quando andiamo a dormire.
Gran parte della nostra vita é una routin e continua senza chiedere il nostro libero arbitrio; se noi peró impariamo a camminare senza dover pensare i passi da fare, questo lascia la mente libera per pensare a cose piú importanti.
Quando noi abbiamo acquisito delle abitudini cattive, diventa un problema perché spesso non riusciamo piú a liberarcene ed é sicuramente un problema perché i pensieri negativi ci impediscono di stare bene e di esprimere noi stessi; questo rovina le relazioni piú importanti della nostra vita. Quando noi non siamo in grado di valiare i nostri pensieri e non riusciamo a provare pensieri positivi, siamo noi la principale causa del nostro malessere; sappiate che é possibile prendere il controllo dei nostri pensieri, peró ci sono sempre cose profonde non controllabili, tuttavia possiamo far leva sulla nostra coscienza per cercare di orientare la nostra anima nella direzione che vogliamo.
Dobbiamo sapere che é possibile prendere il controllo dei propri pensieri; per grazia di Dio noi siamo persone libere e responsabili. Faccio una domanda: sono abituato, durante la giornata, a prendere il controllo dei miei pensieri oppure sono i miei pensieri che prendono il controllo su di me? Questo é un esame di coscienza da farsi di frequente, almeno 3 volte al giorno, per poter cosí vivere da persone libere e responsabili. Ripeto, é possibile e doveroso prendere coscienza dei propri pensieri e indirizzarli. Facciamo un esempio: spesso diamo spazio nella nostra mente a pensieri che sono delle cavolate che peró di impediscono di vivere da persone libere; magari in quel momento entra in casa un bruto e ti spaventa….ecco che quei pensieri se ne vanno e prendono posto quelli della paura.
Allora, perché dobbiamo aspettare che arrivi un momento tragico per cominciare a pensare in maniera positiva e significativa? Diamoci da fare prima e troveremo la pace e orientare la nostra anima verso la santitá.