Quixadá, 19/03/2021
Carissimi, siamo le sorelle dalla missione in Brasile. Noi stiamo bene, grazie a Dio e ci auguriamo lo stesso anche per voi. Qui è iniziata la stagione delle piogge, ma c’è ancora caldo umido finché non inizierà a piovere di più; solo allora si rinfrescherà un po’.
Noi continuiamo con il nostro servizio in questa favela; abbiamo iniziato ad accogliere i bambini, divisi in piccoli gruppi e in orari diversi a causa della pandemia, anche se il Governatore ha decretato di chiudere tutte le scuole; così dall’anno scorso tutte le scuole pubbliche hanno funzionato per via “online” per piccoli e grandi e stiamo vedendo che questi bambini hanno sempre più difficoltà nello studio e nell’apprendimento: fanno fatica a studiare con questo sistema e qui non tutte le mamme sono in grado di aiutarli per i compiti, perché alcune non sanno leggere e scrivere, e si rivolgono a noi, Sorelle; per questo, con la maestra, stiamo dedicando più tempo per aiutarli. I bambini, come sempre, vengono volentieri qui in missione, trovano un ambiente accogliente, ordinato, che tanti di loro non trovano nelle loro case. Quando abbiamo dovuto sospendere anche noi, per un periodo, le attività, tutti i bambini hanno sentito la mancanza di questo luogo: noi, comunque, abbiamo sempre aiutato le famiglie provvedendo il necessario (con la spesa, latte, frutta, medicine ecc.).
Alcuni bambini quando ci vedevano arrivare con la macchina, subito ci chiedevano se eravamo andate a prendere il latte o le banane per loro; quando dicevamo che non avevamo niente da dare, che non era il loro giorno per venire a prendere qualcosa, ci chiedevano la benedizione e tornavano a casa tranquilli (qui ancora in alcune famiglie hanno la tradizione, quando escono o rientrano a casa, di chiedere la benedizione o ai padrini, agli zii, nonni o alla mamma o al papà (chi ce l’ha).
Abbiamo chiesto ai bambini cos’è che gli piace di più qui in missione e hanno risposto, chi lo studio, chi il gioco e le varie attività che si svolgono…; uno di loro ha detto che il momento più importante per lui è quello della merenda. Per ora stiamo accogliendo i bambini nella casetta vicino alla scuola, preparata apposta per loro, perché nello spazio della scuola ci sono i lavori in corso e a causa della pandemia tutto procede a rilento (non hanno ancora finito, c’è anche l’estintore da mettere e l’ingegnere sta facendo il progetto che prima deve essere approvato e anche questo comporta il suo tempo…). In questi giorni il Governatore continua a fare decreti con nuove limitazioni e prima ancora che si inizino ad osservare nuove restrizioni, subito ne va in vigore un altro; ad esempio, i bar non possono vendere bibite alcoliche, Chiese, palestre e ristoranti durante la settimana possono rimanere aperti ad orari ridotti, fino alle 19 e nel fine settimana fino alle 17: l’ultima Celebrazione del sabato e della domenica deve essere alle 16. Alla sera non si può lavorare, quindi chi ha ristoranti e altre attività deve chiudere entro le 17. Per questo tutti sono molto preoccupati, perché non sanno più come fare per lavorare; anche il sussidio che il Governo dava ai più poveri è stato tagliato. La situazione è veramente disastrosa!
In Parrocchia c’era l’adorazione, alle 20, che era un momento sempre molto partecipato; hanno cambiato gli orari e così si deve chiudere alle 19. Siamo andate a Messa e ci siamo fermate per l’adorazione, ma si è svolto tutto in fretta perché dovevano chiudere. È triste! Preghiamo il Signore perché ci liberi da questa situazione! Bene per ora e tutto, un caro saluto a D. Roberto, a tutti voi e ringraziamo i membri dell’Associazione.
In Gesù, Sorelle dal Brasile.